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IL NOSTRO TERRITORIO E L'ERBALUCE

IL CANAVESE

Caluso sorge sul fronte meridionale dell'Anfiteatro Morenico di Ivrea, un sistema di colline di origine glaciale. I terreni collinari, sciolti e ricchi di scheletro, sono particolarmente adatti per la coltura della vita, specialmente nelle esposizioni più favorevoli e calde. Ampie superfici boschive a latifoglie condotte a ceduo sono presenti nelle altre aree. La pianura a sud è intensamente coltivata a cereali e foraggi. Beneficia delle acque irrigue portate da un canale costruito nella metà del XVI secolo che deriva le acque dal torrente Orco a Castellamonte.

L'abitato è di origine preromana. Soprelavato rispetto alla pianura circostante e protetto dalla collina presenta un clima favorevole, con minore presenza di vento e nebbia rispetto il circondario. A causa della sua posizione strategica per il controllo del territorio, il borgo è sempre stato molto conteso, specialmente tra i marchesi del Monferrato e i conti di Savoia, e la sua storia è ricca e movimentata, come testimoniano costruzioni sopravvissute alle vicende storiche, come la Rocca o "Castellazzo", le possenti mura medievali e la porta a est o "Purtasse".

 

 

L'ERBALUCE

L'Erbaluce è un vitigno piemontese a bacca bianca, originario del Canavese, autoctono del Piemonte. Il nome probabilmente deriva dal colore dei suoi grappoli che a maturità si presentano dorati e luminosi. La leggenda invece sostiene che il nome provenga dalla dea Albaluce, che nacque su una collina a Caluso e dalle cui lacrime cadute a terra si originò il vitigno Erbaluce. All’epoca dei romani era conosciuto come Alba Lux (ossia luce dell'aurora) appunto per la luminosità dei suoi acini.

 

L’Erbaluce è un vitigno molto duttile e versatile. Infatti, grazie alla spiccata  dolcezza dei suoi acini, all'acidità del succo e alla robustezza della buccia, può essere trasformato in diverse tipologie di vino, dai vini secchi agli spumanti e ai vini dolci e passiti. L’Erbaluce è generalmente allevato con il sistema della pergola canavesana poichè è un vitigno molto vigoroso, che richiede potature particolarmente ricche.

I vini prodotti in purezza dal vitigno Erbaluce sono stati tra i primi in Italia ad ottenere nel 1967 il marchio di qualità Erbaluce di Caluso DOC, che, nonostante contengano il nome del nostro paese, vengono prodotti in una ventina di comuni dll'Anfiteatro Morenico di Ivrea. Dal 2010, con una modifica del disciplinare per esaltarne ulteriormente il livello qualitativo, i vini hanno ottenuto il marchio DOCG.

Dallo stesso vitigno, sempre in purezza ma in un territorio più ampio, viene prodotto anche il vino Canavese bianco DOC.

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TERRITORIO DELLA COLLINA TORINESE

In Piemonte, nella collina a sud di Chivasso, ci sono le condizioni climatiche ottimali per la coltivazione della nocciola, soprattutto della cultivar “Tonda Gentile Trilobata" della quale la famosa "Tonda Gentile delle Langhe” è una sottovarietà. Le origini della nocciola in Alta Langa risalgono alla fine del 1800.
Oggi la coltivazione della nocciola si è estesa in tutto il Piemonte dalle colline alla pianura.

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NOCCIOLETI

La coltivazione del nocciolo, per ottenere le migliori Nocciole Piemonte IGP, non è così semplice, bisogna curare la potatura, la difesa dai parassiti, l'irrigazione, se possibile, il contenimento della copertura erbacea. 
Se lasciata in forma libera, il nocciolo può crescere in forma di albero, con un’altezza fino ai 10/12 metri, con un’aspettativa di vita di circa 80 anni.
Nel caso venga coltivato a cespuglio, con potature ripetute negli anni, la sua vita si può allungare di molto fino ad alcune centinaia di anni. Ha una corteccia liscia, di colore grigio-bruno che con il tempo si sfoglia.
Le sue foglie, rotonde od ovali, diventano di colore giallo in autunno prima di cadere.

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